Cardiologo Dott. Giuseppe Barbaro: continuare a vaccinare porta a varianti sempre più resistenti
Dott. Giuseppe Barbaro Cardiologo Policlinico Umberto I° Roma:
I vaccinati rischiano di sviluppare malattia sintomatica da varianti in quanto hanno sviluppato anticorpi contro una proteina spike che è diversa da quella della variante mutata. Il rischio è quello di sviluppare un’intensificazione dell’infezione virale anticorpo-mediata (ADE) rispetto al non vaccinato che, al contrario, può sviluppare un’infezione asintomatica con sviluppo di un’immunità naturale e memoria immunologica. Continuare a vaccinare è assolutamente irrazionale! Porterà solo allo sviluppo di varianti sempre più vaccino-resistenti e chi ne farà le spese saranno proprio i vaccinati. Questa è la realtà scientifica! Se poi si vuole dare retta solo ai televirolgi delle latrine televisive…
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A seguito della lettera del Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, che, all’indomani dell’Ok da parte dell’Aifa al vaccino “Moderna”, è tornato a scrivere al Ministro della Salute, Roberto Speranza, per ribadire “l’urgenza di assicurare la copertura vaccinale contro il Covid a tutti i medici e odontoiatri, senza esclusione alcuna”, il dott. dott. Giuseppe Barbaro, Internista e Cardiologo Policlinico Umberto I° Roma, risponde quanto segue:
Dissento profondamente con le dichiarazioni di Anelli di imporre il vaccino a tutti i medici ed odontoiatri in quanto non rispettoso del libero pensiero del medico e della sua capacità di critica.Si tratta di un vaccino ancora in fase sperimentale, pieno di incognite, trasformato in atto di fede. Ci sono troppi elementi incerti circa questo vaccino. Sembra che gli anticorpi si sviluppino tardivamente per cui è necessario un richiamo dopo 1 mese, senza la sicurezza che anche questo richiamo determini lo sviluppo di un titolo anticorpale protettivo. Non sono contrario ai vaccini ma alla somministrazione di farmaci il cui profilo di efficacia e sicurezza è ancora sub iudice (materia di discussione). Abbiamo solo sentito i media e gli scienziati con ampi conflitti di interesse. Si sta profilando una penosa spettacolarizzazione che fa veramente vergognare la classe medica. Vorrei far presente alcuni punti:
1)– il vaccino viene somministrato senza un’accurata valutazione clinica pre-vaccinale. Tutti dovrebbero fare il tampone prima del vaccino (e non viene fatto). E’ ben noto che se un soggetto ha l’infezione in corso, non deve essere vaccinato.
2)– anche se il tampone è negativo, si dovrebbe fare il test sierologico per valutare la presenza di anticorpi specifici, per pregressa infezione, a titolo protettivo (circa 1/30). Anche in questo caso, non si dovrebbe somministrare il vaccino ma monitorare il soggetto nel tempo ed effettuare eventualmente una somministrazione se il titolo anticorpale decresce.
3)– anamnesi allergologica: chi ha avuto reazioni allergiche a farmaci o a precedenti vaccini dovrebbe essere escluso dalla somministrazione e monitorato con tamponi e test sierologici.
4)– Il consenso informato permette la somministrazione del vaccino nella consapevolezza anche di reazioni letali senza rivalsa nei confronti della Pfizer o dell’azienda sanitaria che lo somministra (scudo penale). In questi termini mi sembra di percepire una scaltra strategia per aggirare una palese violazione del codice di Norimberga.
Il dubbio, diceva Cartesio, è uno dei nomi dell’intelligenza e il clinico Augusto Murri diceva che il dubbio è parte integrante del processo di decisione clinica. Il medico, fino a prova contraria, è un intellettuale e come tale libero di ragionare, dubitare e criticare certi dogmi. Mi sembra un ritorno all’epoca dell’Inquisizione in cui non si può dubitare del dogma senza essere messo al rogo. Voglio poi ribadire alcuni concetti che sono stati condivisi con un collega anestesista di Pavia.
1)– molti operatori si sono ammalati e sono guariti.
2)– gli anticorpi persistono dopo 6-8 mesi . Ovviamente non si puó sapere se più a lungo, ma nemmeno con il vaccino il termine è chiaro.
3)-chi ha contratto la malattia ha una probabilità dell’ 1,8% di riammalarsi e solo pochi in modo serio. (dati preliminari studio di Pavia, piacenza e Lecco con 9600 testati). Con il vaccino la probabilità è del 5%.
4)– è chiaro che il vaccinato potrebbe benissimo essere un portatore sano di virus nel naso e contagiare altri.
5)– in questa seconda ondata tutti noi abbiamo fatto un “ richiamo” tornando a contatto con il virus ( molti tampone positivi asintomatici).
Quesito: perchè tanta fretta nel vaccinare operatori e soprattutto tanta forza nel ribadirlo? E’ evidente che si tratta di un vaccino in fase di sperimentazione tra-sformato in atto di fede.”Dottore Giuseppe Barbaro
(https://grandeinganno.it/2021/07/29/cardiologo-dott-giuseppe-barbaro-continuare-a-vaccinare-porta-varianti-sempre-piu-resistenti/)
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